Itinerario a Santarcangelo di Romagna, città d’arte, poesia e storia

Santarcangelo di Romagna, città d'arte e tradizione

Santarcangelo di Romagna, città d’arte e tradizione

Il 29 settembre è festa. È il giorno di San Michele Arcangelo che veglia sulle mura ma soprattutto sulle persone che vivono a Santarcangelo. Posta a poco meno di dieci chilometri da Rimini, questa cittadina può vantare su una storia molto ricca, prestigiosa e carica di personaggi importanti, ma anche su un presente altrettanto ricco e vivace che rende Santarcangelo una meta da non lasciarsi mancare nel tour dell’entroterra romagnolo.

Una cosa che sicuramente non può essere non citata è la vocazione artistica di Santarcangelo.

Da qui sono passati, caratterizzando e caratterizzandosi, poeti e artisti tra i quali Tonino Guerra. Qui è nato uno dei festival del teatro più longevi e più interessanti di tutto lo stivale: Santarcangelo dei Teatri, ultraquarantenne. Qui la tradizione si è ben sposata con le caratteristiche della modernità. Qui le feste popolari hanno fatto il giro della Romagna – come la Fiera di San Martino. Qui, ci è addirittura nato un Papa, Ganganelli, meglio noto come Papa Clemente XIV.

Gran parte della vita cittadina si svolge nel bel centro storico, ben curato e ristrutturato in modo da non nascondere nessuno dei segni del suo passato. Santarcangelo è invecchiata bene. Nel 1828 venne ufficialmente annoverata tra le fila delle città italiane ma sino a quel momento è sempre stata un borgo, e di questo borgo porta tutti i segni. I suoi 20mila abitanti non la collocano certamente tra i “piccoli centri” ma l’atmosfera che si respira è quella. Merito dell’attenzione ricercata, delle osterie e dei locali che conservano i sapori della tradizione e del folclore che non abbandona i suoi abitanti. Non bisogna dimenticare che in occasione della sopracitata Fiera di San Martino, è tradizione – rispettata di buon grado – appendere sotto l’arcata principale (Arco Ganganelli) della piazza un paio di corna che – tradizione vuole – ondeggino al passaggio di un uomo o una donna vittime di tradimento.

santarcangelo feste e fiere tradizionali

Fiera di San Martino

Cosa c’è da vedere?
Ci terremo un po’ stretti con il tour vero e proprio di Santarcangelo ma non possiamo non partire dalla Rocca dei Malatesta, che qui furono di casa sin dal XIII secolo. E “di casa” non tanto per dire, ma proprio perché la Rocca era il luogo dove i Signori vissero a lungo portando anche delle modifiche al grande palazzo.

Da non perdere un giro nel Borgo letteralmente appoggiato sul Colle Giove. Rappresenta il centro nevralgico della città antica. Da qui si nota una bellissima Torre del Campanone risalente al XIX secolo e la Porta del Sale, o meglio la Porta Cervese che risale al XIV secolo, detta Porta del Sale perché collega Santarcangelo a Cervia. Sempre nel Borgo si trova una bellissima piazza medioevale: la Piazza delle Monache. A metà strada tra l’arte, la cultura e il sogno si colloca la Piazza del Prato Sommerso ideata da Tonino Guerra. Sempre rimanendo nella dimensione del sogno, anzi del mistero si trovano le 160 grotte (Grotte Pubbliche Ruggeri) sistemate nella parte orientale di Colle Giove. Una città sotterranea che può essere visitata con tanto di mistero e fascinazione.

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Vuoi conoscere altre curiosità di Santarcangelo di Romagna? Seguici nel Tour dei misteri di Romagna che ti porta alla scoperta dell’entroterra romagnolo, passa anche da qui!

 

Spazio anche alle visite museali. A Santarcangelo si trova un po’ di tutto: dal Museo del Bottone, unico in Italia, che raccoglie oltre 8500 esemplari; al più “consueto” Museo Etnografico che ospita tutti i segni degli usi e costumi della gente di Romagna; e infine, il Musas – Museo Storico Archeologico, con numerosi pezzi archeologici e artistici, al Museo Tonino Guerra, dedicato alle opere del poeta.Motonia

opere museo tonino guerra

Tonino Guerra

Una chicca: a poca distanza dal centro abitato trovi il campo Mutoid Waste Company, noti anche come Mutoidi. Una compagnia di viaggiatori girovaghi che si sono stabiliti da Londra a Santarcangelo negli anni ’80 e che dal recupero di oggetti e materiale dismesso realizzano delle opere d’arte incredibili, tra riciclo e cyber punk.

Per saperne di più leggi qui: http://www.iatsantarcangelo.com/content.asp?id_txt=mutoid

Non andiamo oltre. Santarcangelo è sicuramente da visitare!
Ogni angolo è una sorpresa. Concludiamo con il dire che Santarcangelo è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (numero 9 dalla Stazione di Rimini) e per chi arriva dall’Autostrada A14 c’è una comoda uscita “Rimini Nord” che porta a Santarcangelo in poco meno di due chilometri.

Per informazioni e prenotazioni per musei e visite guidate
I.A.T (Informazioni e Accoglienza Turistica) e Proloco
via Cesare Battisti, 5
0541 624270
www.iatsantarcangelo.com