“Che strano chiamarsi Federico – Scola racconta Fellini” a 20 anni dalla morte del “genio” riminese

Che strano chiamarsi Federico – Scola racconta Fellini. È questo il titolo che Ettore Scola, grande regista e amico del cineasta riminese Federico Fellini, ha appena finito di girare in onore dell’amico scomparso 20 anni fa.  Scola, regista raffinato e pungente porterà sugli schermi un Federico amico che cede il passo ad un genio delle immagini e del racconto. Per Scola, Fellini è un Pinocchio, un eterno bambino di legno che non è mai diventato un bambino vero, in carne ed ossa.

Scola ha appena chiuso il set del film girato a Cinecittà, nel mitico teatro 5. Adesso ci saranno le fasi del “post” il montaggio e le altre finiture. Proprio per questo motivo non è ancora possibile dire quando il film arriverà sugli schermi, anche perché Scola – nel mondo del cinema, si sà – non è un mostro di sveltezza, o per meglio dire ama prendersi i suoi tempi per confezionare un bon bon con carta colorata e fiocco fatto alla perfezione.

Che strano chiamarsi Federico è per stessa ammissione di Scola, un film che lo coinvolge e lo emoziona e intriga allo stesso tempo. Lo coglie, appare dalla sua espressione, una sorta di curiosità del “Chissà come andrà a finire. Chissà che film ne verrà fuori”. Il ritorno di Scola alla macchina da presa (che tempo addietro aveva annunciato il suo ritiro) nasce da questa grande amicizia e vicinanza con Fellini e dai racconti che lui stesso faceva, ai suoi amici, del tempo che visse con il riminese. Un grande bacino di aneddoti, storie ed avventure che non poteva andare perso e che – come ha dichiarato Scola – lo hanno spinto a tradire la sua promessa del ritiro. Scola avvicina Fellini a Leopardi. Un artista e un’arte che ti condiziona pur non avendola mai consumata. “Fellini ha reso questo mondo più bello” ha dichiarato. Il film però non è un documentario, non ricostruisce l’operato del regista Fellini, non celebra il ventennale della morte, piuttosto sarà il ritratto di un uomo che s’indigna contro i soprusi, un uomo passionale e “politico” nelle azioni.

Fellinianno 2013

Il 2013 è stato dichiarato da Rimini: Fellinianno. A 20 anni dalla scomparsa di Federico Fellini la città dedica al grande regista riminese 12 mesi di eventi e appuntamenti.

Sarà l’estate, in particolare, a dare spazio in diversi punti della città agli eventi – più o meno formali – celebrativi del regista. Concerti e conversazioni, mostre e proiezioni. Film, balletti e performance varie. Tutto… pur di non dimenticare.

Tra gli eventi che prossimamente si inseriranno nel calendario di Fellinianno 2013 segnaliamo:
19 luglio – Serata di cortometraggi sotto le stelle – Amarcort in spiaggia Bluebeach di Riminiterme – Miramare

Serata dedicata i corti proiettati, rigorosamente, in spiaggia. Un piccolo concorso che nel tempo si è ritagliato uno spazio d’interesse di valore.

31 agosto – Omaggio a Fellini-Rota. Concerto tra musica e parole – Sagra Musicale Malatestiana per  Fellinianno 2013
Nell’ambito della Sagra Musicale Malatestiana, verrà proposto un  tributo musicale inedito. Ricordo anche a Nino Rota curatore delle musiche dei film del riminese.

21 settembre 2013 – Recital Fellini – musiche di Rota, Verdi e Bach eseguiti da Andrea Bacchetti e Orazio Sciortino – Sagra Musicale Malatestiana per Fellinianno 2013
Si tratta di un momento musicale ideato per il ventennale. Due giovani pianisti talentuosi, Andrea Bacchetti e Orazio Sciortino, si esibiranno nei due Valzer di Nino Rota, protagonisti delle musiche del film Casanova. Nel corso della serata anche l’esibizione di Orazio Sciortino (pianista) ispirata alle musiche del  film E la nave va