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Santuario Santa Maria delle Grazie a Rimini

Indirizzo:

Viale delle Grazie, 10, 47923 Rimini RN.

Tipologia:

chiese e siti religiosi

Apertura:

Orario invernale: dalle 06.00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
Orario estivo: dalle 06:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
Visite guidate su richiesta.

Pagamento:

Gratuito.

Contatti:

Tel: 0541.751061

Sito internet:

http://www.diocesi.rimini.it/parrocchie-e-chiese/santuari-e-rettorie/santuario-delle-grazie/

Come Arrivare:

È facile raggiungere il santuario dall'autostrada tanto da Rimini-Nord che da Rimini-Sud, percorrendo la statale Adriatica, verso Sud o verso Nord, fino a via Covignano e poi seguendo le numerose indicazioni verso il colle di Covignano. Vi sono parcheggi. Dalla città è raggiungibile con i mezzi pubblici (Autobus n. 15 e n. 16) che partono dalla Stazione ferroviaria.

Parcheggio:

A pagamento, adiacente al Santuario.

edifici architettonici gratis accessibile

Informazioni utili, storia & curiosità

Il Santuario Santa Maria delle Grazie si trova sul colle di Covignano, frazione a pochi km dalla città di Rimini. Si narra che la Madonna apparve nel 1286 a un pastore sotto forma di due aiutanti (due angeli) che gli diedero una mano per creare una statua raffigurante Maria levigando un tronco dalle fattezze umane. La statua venne collocata su una barca, la quale, senza nessun intervento umano, iniziò a prendere il largo fino a giungere a Venezia, davanti alla chiesa di S.Marziale dove ancora oggi è venerata come la “Madonna di Rimini“.

In risposta a questo miracoloso evento i riminesi decisero di costruire una cappella dedicata alla Madonna all’inizio del 1300. Quasi cent’anni dopo si decise di sostituire la cappella con una chiesa. Lungo gli anni l’edificio venne ampliato e successivamente distrutto per via dei bombardamenti, tra il 1943 e il 1944. Ma nel 1955 è stato riedificato.

Oggi, al suo interno, si possono ammirare diverse opere: il soffitto in legno decorato, un crocefisso della scuola grottesca del ‘300, altri crocefissi lignei del ‘600 e del ‘700, una tela del Rodríguez e l’immagine dell’Annunziata di Ottaviano Nelli da Gubbio (1415).

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